Breve storia d'amore: Recensioni

📽️ Breve storia d’amore

3 WOW

8 Positive

5 Neutrali

1 Negative

Commedia

di Ludovica Rampoldi; con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano, Valeria Golino

Lea incontra Rocco in un bar e ne diventa l’amante. La loro relazione clandestina, consumata in una stanza d’albergo, prende una piega sinistra quando lei inizia a infilarsi nella vita di lui.

Recensioni

Un film che esplora tradimento, desiderio e dinamiche di coppia, dalle buone intuizioni ma con uno sguardo non sempre convincente, che spesso predilige la forma alla sostanza […] questa idea di imprendibile fusione non sempre trova un corrispettivo formale assonante, compiuto, equivalente […] un’opera assieme imperfetta, irrisolta, promettente, che lascia intuire la regista che potrebbe diventare quando e se mai imparerà a fidarsi davvero del cinema.

Ebbene sì, sull’amore c’è ben poco da dire ma c’è modo e modo di dirlo. Lo si può dire in modo garbato, onesto, sincero, intelligente, con curiosità, rispetto, umiltà […] quello che, forte anche di una scrittura che sa ben mescolare commedia, thriller e dramma sentimentale e di un doppio colpo di scena finale che lascia il segno, fa una Breve storia d’amore.

Un film che ambisce a chiudere il cerchio tra generazioni diverse, tra ricerca di stabilità e voglia di trasgressione […] La sua mano è ferma ma discreta: lascia che siano le pause, i silenzi imbarazzati, il modo in cui un personaggio evita un abbraccio o accende una sigaretta, a raccontare ciò che non osa dire […] colpisce per la sincerità con cui guarda i legami umani.

La cosa migliore di ‘Breve storia d’amore’ è il meccanismo a orologeria che incaglia subito lo spettatore nella storia […] Una storia a ‘scatole cinesi’ con un impianto quasi teatrale che si risolve in una non scontata riflessione sulle complicanze e le strade misteriose […] Un film singolare, che parte piano ma regala una crescente tensione e un finale che sbroglia ogni matassa e vi manderà a casa soddisfatti di averlo scelto.

un breve trattato sul tradimento e la vita di coppia, che nonostante alcuni spunti interessanti inciampa nello stereotipo del racconto corale sulle relazioni umane […] Breve storia d’amore si rivela nel complesso un’opera vittima della sua stessa eleganza formale e di dialoghi a volte schiacciati sulla banalità […] Lontano dai facili sentimentalismi, il film sceglie la via dell’osservazione distaccata, quasi un trattato analitico sulle relazioni di coppia.

Il piacevole e inaspettato twist finale ribalta le sorti di un film altrimenti affossato da una storia poco incisiva e dalla scarsa credibilità della coppia protagonista […] per buona parte della prima parte il film viene infatti preso in ostaggio dai poco appassiona(n)ti e poco incisivi incontri segreti di Lea e Rocco […] con un piacevole, improvviso e inaspettato colpo di spugna ribalta le carte in tavola e trasforma il film in un (purtroppo breve e decisamente più coinvolgente) racconto di ossessione e vendetta dai toni a tratti esilaranti.

Nonostante l’equilibrio tra attenzione psicologica e rigore formale, ‘Breve storia d’amore’ non riesce sempre a sottrarsi alla prevedibilità […] la precisione della regia e la misura nell’osservazione delle coppie […] restituiscono frammenti di autenticità e verità emotiva.

Breve storia d’amore è indubbiamente un film ben scritto […] La situazione di conflitto e di adulterio era una condizione quasi necessaria per la loro crescita […] I rapporti ingannevoli e nascosti uniscono le persone tra loro.

Il film mescola con sorprendente equilibrio thriller psicologico, dramma e commedia, sostenuto da una colonna sonora evocativa e una regia scrupolosa […] Un racconto coinvolgente e imprevedibile, in cui nulla è come sembra […] La regista riesce a costruire un equilibrio raro: lo spettatore non viene mai scosso da bruschi cambiamenti di registro, tutto è graduale ed equilibrato.

Breve storia d’amore è una sorpresa inaspettata […] È costruito come un thriller […] Un film che si guarda quindi con piacere

Dentro, a mio parere, c’è tutto ciò che rende stereotipato, prevedibile e artificioso buona parte del cinema italiano attuale […] Un uso smodato e irragionevole della musica, specie delle canzoni in inglese […] Auguro a Breve storia d’amore un buon successo commerciale, dico davvero, perché immagino che il film sia costato parecchio e magari potrà incuriosire il pubblico quarantenne

Breve storia d’amore gioca a carte scoperte: sa che sull’amore è stato detto e mostrato tutto, e lo dichiara apertamente con un’ironia metacinematografica che non è posa ma consapevolezza […] Con una lucidità rara la regista prende la commedia all’italiana ormai in decadenza (ma genere che ha fatto la storia del cinema italiano), e la commedia degli equivoci (tanto disprezzata negli odiati cinepanettoni) e le eleva entrambe, trasformandole in qualcosa di vivo e sofisticato […] Breve storia d’amore è un grandissimo film, una sorpresa inattesa, una dimostrazione che anche nell’amore (e nel cinema che lo racconta) non serve inventare tutto da capo, basta trovare il modo giusto di dirlo di nuovo.

La penna di Ludovica Rampoldi sia raffinata […] il suo esordio fa sfoggio di uno script esperto, rigoroso, misurato […] la sua ‘Breve storia d’amore’ rischia di assomigliare troppo ‘all’ennesimo inutile romanzo rosa’

evita moralismi e giudizi affrettati […] La differenza di età fra i quattro permette a Rampoldi di riflettere su come il tempo incida sul punto di osservazione, più o meno implacabile o moralista, di un tradimento e di una bugia seriale detta a chi si ama […] Breve storia d’amore sceglie di sporcarsi le mani, di entrare proprio nel mezzo, senza pretendere di trovare le famose e chimeriche risposte, accontentandosi di sollevare nuove domande, più adatte alle persone coinvolte

un film maturo, complesso e sorprendentemente coerente nella sua struttura emotiva […] capace di fondere dramma e commedia con un equilibrio raro nel cinema italiano contemporaneo […] dimostra di saper padroneggiare tempi e ritmo: in cento minuti non c’è spazio per l’inutile o per la ridondanza.

C’è qualcosa di paradossale nell’esordio alla regia di Ludovica Rampoldi […] Un film di parole senza la musica delle parole, di situazioni senza la necessità delle situazioni […] Si esce con una sensazione di disagio educato.

uno dei film più brillanti ed interessanti del nostro panorama cinematografico […] un gioiello di sceneggiatura, un viaggio psicologico che diventa un gioco leggero e profondo […] una delle riflessioni più profonde e stratificate sull’amore in tutte le sue sfaccettature