Criticometro

📽️ Il primo figlio

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Horror, Dramma

di Mara Fondacaro; con Astrid Meloni, Benedetta Cimatti, Simone Liberati, Lorenzo Ferrante

Incinta del suo secondo figlio, Ada è sconvolta dall’apparizione del figlio defunto che minaccia il bambino non ancora nato. La storia di una madre accecata dall’amore e di un figlio che teme l’abbandono.

Il primo figlio Poster

Recensioni

Ne nasce un film cupo, immerso in un’angoscia costante, dove gli incubi non appartengono alla notte, ma si insinuano in ogni gesto quotidiano di Ada e Rino, la coppia protagonista […] Il film di Fondacaro non racconta la forza della vita, ma il peso della colpa e della morte che incombe sulla mente vulnerabile di una donna disposta a qualsiasi passo esoterico pur di non accettare la realtĂ  […] Il primo figlio resta così un esordio coraggioso, visivamente coerente e concettualmente denso, ma non sempre capace di trasformare l’angoscia in vertigine, nĂ© l’incubo in esperienza condivisa.

cinema4stelle Neutrale

Esordio dietro la macchina da presa di Mara Fondacaro, Il primo figlio è un apprezzabile esempio di gotico italiano, capace di giocare col fuori campo ed evocare – da un’ottica femminile ma nondimeno universale – temi come maternitĂ , lutto, senso di colpa e memoria. […] Lo spessore e la chiarezza di intenti, nel film di Mara Fondacaro – pur nelle concessioni a un gusto ‘di genere’ non sempre intonato al materiale di partenza – restano innegabili.

asburymovies Positiva

Mara Fondacaro esordisce alla regia con Il primo figlio, mettendo in mostra non poche qualitĂ  nel gestire la materia orrorifica e nel mettere in scena il concetto di maternitĂ  da una prospettiva fantasmatica […] Interessanti le atmosfere, ottima l’interpretazione di Benedetta Cimatti […] Con questo riuscendo a creare un sistema di immagini coerentemente perturbante, e che non ha timore nel mettere in scena la paura di una donna che non sa come affrontare ciò che per la vulgata popolare è naturale, ma che lei con pieno diritto non percepisce come tale.

quinlan Positiva

Interessante esordio alla regia che si confronta con il desiderio di diventare madre e un grave lutto irrisolto, attraversando il genere thriller/horror […] ll primo figlio racconta, con doti di scrittura e visive certamente interessanti, l’archetipo della Madre, delle sue paure aggiunte ai sensi di colpa legati ad un tragico destino […] La sensazione ultima sembra appunto che l’impianto thriller/horror rappresenti soprattutto un pretesto, un ornamento, un mascheramento attraverso cui l’anima registica possa emergere definitivamente e trovare quella personale strada stilistica, probabilmente non propriamente così tenebrosa.

sentieriselvaggi Positiva

la lettura del Primo figlio assume tutt’altro livello nelle intenzioni della regista, che sceglie di entrare nella psiche della puerpera e di combattere lì, in quel territorio complesso e chiaroscurale, la battaglia tra lo spettro del passato e gli eventi attuali […] tinte e rumori, il sound design nonchĂ© la tavolozza cromatica della fotografia […] hanno assoluto valore strategico […] dietro vi sia una sensibilitĂ  femminile, dietro al racconto, ai tempi, alle sfumature, ai ritmi, molto meditativi, e dietro la messa a nudo dei tormenti della protagonista, appare evidente ed è il qualcosa in piĂą di Il primo figlio

nocturno Positiva