📽️ Urchin
Commedia, Dramma
di Harris Dickinson; con Frank Dillane, Megan Northam, Amr Waked, Karyna Khymchuk
Mike, un senzatetto a Londra, è intrappolato in un circolo vizioso di autodistruzione mentre cerca di cambiare vita.
Commedia, Dramma
di Harris Dickinson; con Frank Dillane, Megan Northam, Amr Waked, Karyna Khymchuk
Mike, un senzatetto a Londra, è intrappolato in un circolo vizioso di autodistruzione mentre cerca di cambiare vita.
Dickinson svolge il compito con attenzione e precisione, inseguendo un naturalismo in linea con una certa tradizione cinematografica […] Non c’è granché di nuovo, in Urchin, rispetto alle tante storie di personaggi randagi […] la sensazione è quella per cui Urchin è assai più un film di Dillane, che non del suo collega diventato regista.
Urchin è un’opera che porta con sé il sapore autentico del cinema indipendente ‘fatto a mano’: essenziale, costruito con un’attenzione minuziosa e con coinvolgimento emotivo […] La storia di Mike diventa il punto d’osservazione privilegiato di un’intera realtà sociale spesso rimossa e lo sguardo del regista riesce a restituirla con dignità e lucidità, senza mai indulgere nel pietismo […] Urchin è un esordio che sorprende per maturità e profondità emotiva.
Harris Dickinson firma la sua opera prima, regalandoci un film esistenziale profondo, ben scritto, ottimamente diretto e capace di colpire fortemente lo spettatore […] Trattasi di un film notevolissimo, ricercato ed elegante quanto capace di mostrarci una messa in scena in cui il realismo più crudo, più reale, si sposa ad uno stile onirico […] Dickinson ci regala un cameo, ed è curioso che non abbia scelto di essere lui il protagonista o una parte più importante.
Dickinson si mette accanto, non giudica, osserva ed esplora il paesaggio mentale di un ragazzo interrotto […] Frank Dillane non stilizza e non eccede, capitalizza un carisma più tormentato che maledetto […] Un po’ come il topolino divorato dal serpente che si vede verso il finale, dove riappare il suo nemico amatissimo interpretato dallo stesso Dickinson, il cui destino confortevole sembra comunque la versione alternativa di un’analoga incapacità di trovare pace.
Un’originalità di fondo che fa di Urchin un’opera valida che apre a una promettente carriera cinematografica dietro la macchina da presa […] Frank Dillane è sorprendente nel tratteggiare la psicologia di un ragazzo che il film ci mostra in tutte le sue spigolosità […] Mescola la crudezza della realtà con elementi di surrealismo e ironia che fanno di questo esordio un primo, validissimo, passo verso un percorso autoriale promettente.
Harris Dickinson esordisce alla regia con Urchin e a mio avviso firma un debutto alla regia sorprendente per maturità, sensibilità e stile […] Dillane penso offra una performance straordinaria, che alterna fragilità e durezza con disarmante naturalezza […] Con Urchin Harris Dickinson si impone subito come una delle voci più interessanti del nuovo Cinema britannico: la sua regia è coraggiosa, elegante, capace di coniugare realismo e visione.
Urchin è un esordio accattivante, che si muove in punta di piedi tra i giganti […] la regia di Dickinson è attenta al dettaglio […] Un film che nasconde qualche sbavatura nelle sequenze puramente simboliche, ma che dimostra come si dovrebbe esordire alla regia.
Con mio grande sollievo, Urchin (in anteprima nella sezione Un Certain Regard di Cannes) si è rivelato un esordio maturo, consapevole, stilisticamente solido. […] Dickinson evita ogni tono paternalistico, e sorprende per la compassione autentica del suo sguardo: ben lontano dall’idea preconfezionata del ventenne bello e famoso. […] E se è esaltante scoprire un esordio riuscito, lo è altrettanto desiderare di vedere cosa farà dopo.